Arriva oggi in libreria il nuovo saggio di Nicoletta Prandi

“Finché chip non ci separi. Dall’intelligenza artificiale a quella aumentata.”

 

Se l’intelligenza artificiale è già una realtà con i suoi rischi e benefici, un importante passo è stato mosso in direzione dell’implementazione uomo/macchina.  Il saggio traccia, difatti, una panoramica delle più recenti conquiste della ricerca neurotecnologica, dei dispositivi per il potenziamento cognitivo fai-da-te (già venduti anche sul mercato italiano) e indaga, con il contributo dei più autorevoli esperti mondiali, l’impatto sociale, politico e sanitario di questa rivoluzione silenziosa. I suoi effetti influenzeranno il diritto del lavoro, l’assistenza sanitaria e la geopolitica, soprattutto nella dimensione bellica e militare.

I cambiamenti che la rivoluzione dell’Intelligenza Aumentata sta spingendo a livello sociale sono molteplici: la diffusione del neuropriming nello sport, sia professionistico sia amatoriale (anche nella Champions League), le sperimentazioni e i progetti di mercato di Neuralink (l’azienda di Elon Musk), le nuove frontiere della comunicazione pubblica con il digital nudging. Infine, percorre le proposte di regolamentazione internazionale - dall’UE alle Nazioni Unite, fino ai casi del Cile e del Brasile - per accompagnare la trasformazione della società liquida in società meccanica, nel segno della tutela dei neurodiritti.